Comunicato

Noi docenti, educatrici, educatori, personale Ata, studenti e studentesse, genitori dell’IIS Einstein di Vimercate siamo sconcertati di fronte ai fatti accaduti venerdì scorso ai ragazzi e alle ragazze del Liceo Dini di Pisa che avevano organizzato un corteo pacifico contro la guerra.

Come raccontano pubblicamente i docenti del vicino Liceo Russoli in un comunicato pubblicato sul sito istituzionale ieri:

Di fronte alla sede della nostra scuola, verso le 9:30 circa di questa mattina, sfilava un corteo pacifico di manifestanti per il cessate il fuoco in Palestina. Nel corteo erano presenti molti studenti delle scuole superiori di Pisa e del nostro Liceo in particolare, nonché alcuni docenti dello stesso. Il corteo è stato bloccato proprio davanti al palazzo del Liceo artistico e su entrambe le possibili vie di fuga: all’imbocco di Piazza dei Cavalieri e all’altezza di Piazza Dante e su via Tavoleria. Il gruppo di agenti in assetto antisommossa posizionato sull’imbocco di Piazza dei Cavalieri ha caricato con manganelli e inaudita violenza i manifestanti delle prime linee: una ragazza, ferita alla testa, si è accasciata davanti al cancello della nostra scuola e molti giovani studenti hanno riportato ferite a causa delle manganellate e delle violenze. Solo quando, probabilmente per il sopraggiungere dell’ambulanza, è stato liberato dalle pattuglie l’accesso verso Piazza Dante, i manifestanti hanno potuto defluire e procedere.

Si aggiunga al breve quanto sconcertante resoconto che, prima ancora dell’arrivo del corteo, studenti disabili, accompagnati da genitori per un’entrata posticipata, sono stati interdetti dall’accesso alla scuola per opera degli agenti della sicurezza.(…)”

In quanto istituzione pubblica, in quanto agenzia educativa e in quanto singoli e importanti attori nell’educazione dei ragazzi e delle ragazze, noi docenti, educatori, educatrici e Ata intendiamo mostrare con questo comunicato tutta la nostra solidarietà alle persone coinvolte e riteniamo che le scelte sopra descritte, nella gestione di una manifestazione pacifica, di ragazzi, ragazze e docenti a viso scoperto e mani alzate in segno di pace, ledano profondamente il diritto a manifestare pubblicamente la propria opinione, mettendo in discussione principi costituzionalmente consolidati che dovrebbero salvaguardare i nostri e le nostre giovani, e le persone tutte, quando esprimono il loro pensiero.

In quanto studenti pensiamo che la libertà di espressione non dovrebbe essere repressa nel sangue.

Venerdì è successo un fatto gravissimo: i ragazzi e le ragazze, pur manifestando su un percorso non autorizzato, lo stavano facendo in modo pacifico. Ciò che ci chiediamo noi è: perché reagire così? Cosa è stato ritenuto tanto provocatorio da far partire una reazione aggressiva nei confronti di un gruppo di ragazzi?

Tra l’altro la repressione è avvenuta in Piazza dei Cavalieri, simbolo del libero pensiero, come ricordano i rettori della Scuola Normale e della Sant’Anna di Pisa.

Anche Mattarella ha espresso il suo pensiero, su cui siamo pienamente d’accordo: “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.

Siamo solidali con i ragazzi, genitori e professori che hanno vissuto la brutale e ingiustificata aggressione.

Come genitori dell’istituto A Einstein ci uniamo al dissenso di voi docenti e studenti e sottolineiamo l’importanza di preservare il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni senza paura di rappresaglie o violenza.

La violenza e l’uso eccessivo della forza nei confronti di manifestanti pacifici, tra cui studenti e docenti, è inaccettabile.

Speriamo che questa situazione porti a una riflessione più ampia sulla necessità di preservare e proteggere i diritti democratici e costituzionali di tutti gli individui.

Come cittadini della Repubblica, appoggiamo pienamente le parole di richiamo alle istituzioni pronunciate dal Sig. Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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