ALLUNAGGIO 1969: 50 anni da quel traguardo! E tra poco ci rimetteremo piede…
Salutiamo il 2019 ricordando una delle ricorrenze più significative dell’anno appena trascorso, quella dei 50 anni dall’allunaggio, avvenuto il 20 luglio 1969. Augurando a tutti di non smettere mai di puntare i propri occhi e la propria immaginazione verso l’alto, con l’Ulisse di Dante vi ricordiamo: “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”
Siete amanti delle teorie complottiste? Pensate che la Terra sia piatta? Pensate che l’uomo non abbia mai messo piede sulla Luna e che il governo statunitense ci abbia mentito tutto questo tempo? Bene, allora questo articolo non fa per voi.
Sono passati cinquant’anni da quando (a quanto si dice) la NASA è riuscita a mettere piede sulla Luna. Impresa storica, ricordata negli anni a venire e per sempre. Ma com’è nato tutto? Com’è iniziato questo progetto, quanto ci è voluto per realizzarlo e quale cambiamento ha apportato alla nostra civiltà?
PERIODO STORICO
Era il periodo tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio degli anni ‘60: Stati Uniti e Unione Sovietica erano duramente impegnati nella cosiddetta “guerra fredda”, una sorta di contrapposizione politica, ideologica e militare che ormai andava avanti da un decennio abbondante. Nel 1957 l’URSS aveva lanciato il primo satellite artificiale intorno alla Terra, lo Sputnik 1.
Era un’impresa eccezionale, che metteva in risalto la potenza dell’Unione Sovietica sotto diversi punti di vista: economico, militare, tecnologico. Fu questo atto che diede vita alla National Aeronautics and Space Administration (anche conosciuta come NASA) e il via a una vera e propria “corsa allo spazio” tra URSS e USA.
PROGRAMMA APOLLO
È questo il nome del progetto statunitense che aveva l’obiettivo di portare l’uomo sulla Luna. Fu il terzo programma di voli umani, dopo Mercury e Gemini. L’Apollo segnò alcune pietre miliari nella storia del volo spaziale umano che fino ad allora si era limitato a missioni in orbita terrestre bassa e, in particolare, stimolò progressi in settori tra cui avionica, informatica e telecomunicazioni. Però non filò tutto liscio durante il progetto, infatti ci furono due grossi incidenti: uno durante le simulazioni dell’Apollo 1 e l’altro durante l’Apollo 13.
Di seguito sono elencate tutte le missioni del progetto Apollo:
Apollo I
Gennaio 1967: purtroppo questa missione è ricordata come un brutto fallimento: durante un’esercitazione la navicella con all’interno i 3 astronauti prese fuoco, probabilmente a causa di un cavo scoperto. Non ci fu scampo per Virgil Grissom, Edward White e Roger Chaffee.
Apollo IV
Novembre 1967: ufficialmente Apollo II e III non esistono. Dopo l’incidente dell’Apollo I, la NASA decise di effettuare missioni senza equipaggio.
Apollo V e VI
Gennaio e Aprile 1968: entrambe si conclusero con grande successo dimostrando la potenza e l’affidabilità del nuovo vettore Saturn V, il primo razzo in grado di avere una potenza sufficiente per portare la navetta spaziale sulla Luna.
Apollo VII
Ottobre 1968: la prima missione a portare in orbita terrestre un equipaggio di astronauti. Rimasero in orbita per più di 11 giorni, a testare il modulo di comando e di servizio.
Apollo VIII
Dicembre 1968: la missione che per la prima volta ha permesso di raggiungere l’orbita lunare.
Apollo IX
Marzo 1969: per la prima volta trasportarono il modulo lunare e lo testarono in condizioni reali, cioè nell’orbita terrestre.
Apollo X
Maggio 1969: replicarono i test dell’Apollo 9 ma in orbita lunare. Il modulo arrivò fino a 15,6 km dalla superficie lunare.
Apollo XI
Luglio 1969: questa fu la storica impresa passata alla Storia. Il 20 Luglio il modulo lunare, con a bordo il comandante Neil Armstrong e il pilota Buzz Aldrin, atterrò sul suolo lunare, mentre Michael Collins rimase per tutto il tempo nel modulo di comando. Quasi sette ore più tardi, il 21 luglio, Armstrong uscì dal LEM e divenne il primo essere umano a camminare sulla Luna. È sua la famosa frase: “Questo è un piccolo passo per l’uomo, ma un grande balzo per l’umanità.”
Apollo XII
Novembre 1969: fu la seconda missione del programma ad allunare. Poco dopo il lancio, il razzo Saturn V fu colpito per due volte da un fulmine. Gli strumenti andarono offline ma ripresero a funzionare poco dopo e i danni furono di poca importanza; ciò non influenzò la missione e infatti, a differenza di Apollo 11, questa missione allunò con altissima precisione.
Apollo XIII
Aprile 1970: fu funestata da un’esplosione che compromise l’obiettivo. Infatti esplose un serbatoio dell’ossigeno e gli astronauti dovettero rinunciare a scendere sulla Luna e iniziarono un difficile e imprevedibile rientro sulla Terra. Utilizzarono il campo gravitazionale della Luna per far invertire la rotta alla navetta e, senza troppi ulteriori problemi, rientrarono a casa.
Apollo XIV
Febbraio 1971: l’atterraggio avvenne nei pressi del cratere Fra-Mauro, meta originaria di Apollo 13; qui vennero svolti alcuni esperimenti.
Apollo XV
Luglio 1971: il modulo lunare era più duraturo, il trapano più efficiente e venne introdotto per la prima volta un rover lunare.
Apollo XVI
Aprile 1972: fu la prima missione ad atterrare negli altopiani lunari. Durante questa missione venne anche raccolto il più pesante campione lunare.
Apollo XVII
Dicembre 1972: fu l’ultima missione, che concluse il progetto Apollo, nonostante inizialmente la NASA avesse previsto altre 3 missioni: Apollo 18, 19 e 20, poi cancellate per mancanza di budget.
PRESENTE E FUTURO
La NASA pochi mesi fa ha dichiarato di aver intenzione di riportare l’essere umano sulla Luna entro 10 anni, ma questa volta ha intenzione anche di rimanerci. In teoria l’idea attuale sarebbe quella di spedire gli astronauti nel 2028; inoltre con le tecnologie del nuovo secolo e con quelle che svilupperemo in questo arco di tempo, il ritorno sul nostro piccolo satellite avrebbe un’importanza immensa. Potremmo scoprire molto di più sulla sua natura e vedere dettagli che lo scorso secolo ci erano sfuggiti.
Ma a quanto pare la NASA non è l’unica che punta alla Luna. Infatti quest’anno è stato venduto anche il primo biglietto per un viaggio turistico sul satellite previsto per il 2023. E a venderlo non è stato altro che Elon Musk, imprenditore, inventore e filantropo. Per chi non lo conoscesse, è il fondatore dell’azienda di software web Zip2, della Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), cofondatore di X.com (creatrice di Paypal), CEO di Tesla, investitore e presidente del consiglio di amministrazione di SolarCity, e altro ancora.
A questo punto, che siano teorie complottiste oppure no, poco importa: si avvicina sempre di più il tempo in cui i viaggi spaziali saranno normali, come lo è adesso prendere un aereo o un treno; tutti potremo vedere la così contestata forma della Terra e toccare il suolo lunare; sperimentare l’assenza e la riduzione di gravità, vedere la Stazione Spaziale Internazionale e i numerosissimi satelliti artificiali. Manca poco, è solo questione di tempo.
Luca Costantino